Le 5 grotte del Cilento da non perdere
Le grotte del Cilento rappresentano una delle meraviglie naturali di questa terra, contribuendo al suo fascino. Anche se le più note sono le Grotte di Pertosa-Auletta e le Grotte di Castelcivita, esistono molte altre cavità sotterranee che attirano sia gli speleologi che i visitatori curiosi di esplorare le bellezze del territorio. Ecco cinque grotte imperdibili nel Cilento.
1. Le Grotte di Pertosa-Auletta
Situate nel massiccio dei Monti Alburni, tra il Vallo di Diano e gli Alburni, le Grotte di Pertosa-Auletta si estendono per oltre 3.000 metri. Oltre alla suggestione offerta dai cunicoli e dalle cavità, sono due le particolarità che le rendono uniche: la possibilità di navigare il fiume sotterraneo Negro e di ammirare i resti di un antico villaggio palafitticolo custoditi nel Museo Speleo-Archeologico. Un evento affascinante è l’incontro tra una stalattite e una stalagmite, che si sono unite dopo 20.000 anni.
2. Le Grotte di Castelcivita
Chiamate anche Grotte di Spartaco, si trovano a Castelcivita, a circa 25 km da Paestum. Questo sito, situato tra il fiume Calore e il versante sud-occidentale dei Monti Alburni, è il complesso speleologico più vasto del Sud Italia. I visitatori possono scegliere tra un percorso turistico e uno speleoamatoriale, o persino effettuare una visita al buio. Gli appassionati possono partecipare a un’avventura speleologica che prevede passaggi tra rocce, arrampicate e attraversamenti in ginocchio.
3. La Grotta di San Michele Arcangelo
Nel comune di Sant’Angelo a Fasanella, ai piedi di una parete rocciosa, si trova la Grotta di San Michele Arcangelo, detta anche Grotta dell’Angelo. Un tempo sede di una comunità benedettina, la grotta è ricca di elementi di interesse storico e religioso, come il monumento funebre dell’abate Francesco Caracciolo, una cappella dedicata all’Immacolata, sculture, affreschi del Trecento e una statua in marmo di San Michele Arcangelo. Il sito, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Unesco, simboleggia la religiosità cristiana dei Monti Alburni.
4. La Grava di Vesalo
Tra Laurino e Valle dell’Angelo si trova la Grava di Vesalo, uno dei più noti fenomeni carsici della zona per gli speleologi. La grava è un grande inghiottitoio, una voragine a imbuto formata dal millenario lavoro del torrente Milenzio. Questo abisso, composto da due pozzi profondi rispettivamente 43 e 100 metri, accoglie le acque del torrente e offre spettacoli naturali come cascate, laghetti, gallerie e una flora e fauna particolari.
5. Le Grotte del Bussento
A Morigerati si trovano le Grotte del Bussento, dove è possibile immergersi in un ambiente fiabesco tra sorgenti, piccole cascate e una grotta dove il fiume Bussento riemerge in superficie dopo essere stato inghiottito nei pressi di Caselle in Pittari. Questa area, che si estende per 607 ettari nel Parco del Cilento, è una Oasi WWF e un geosito di rilievo per il fenomeno carsico. Tra le attrazioni principali ci sono la risorgenza del fiume, il Mulino delle Grotte e le famose 4 fontane. I più coraggiosi possono persino fare un tuffo nelle gelide acque del Bussento!