Scoprire il Cilento significa anche immergersi nelle sue storie e tradizioni nascoste, ma una in particolare mi ha colpito profondamente. A Castelnuovo Cilento, un pittoresco borgo di poco più di 2000 abitanti, visse Guerino Galzerano, una delle figure artistiche più peculiari della regione. Nel 1970, dopo una serie di eventi drammatici che non descriverò qui, Galzerano uccise un’amica della moglie e, dopo essersi costituito, venne rinchiuso nel manicomio di Aversa. Fu proprio lì che iniziò a creare le sue opere d’arte.
Nel giardino del manicomio, Galzerano cominciò a realizzare sculture utilizzando piccoli ciottoli di mare o di fiume, incastrati tra loro come in un mosaico. Raccontava di aver appreso questa tecnica in Germania e grazie a queste opere ricevette riconoscimenti e premi, che gli permisero di ottenere licenze speciali.
Nel 1977, Galzerano fu rilasciato e tornò a Castelnuovo Cilento, il suo paese natale. Qui continuò a creare, realizzando alcune delle sue opere più famose: la casa in via Roma, il giardino sotto la torre, il borgo di Santa Caterina e una tomba monumentale nel cimitero.
Oggi, ciò che rende Castelnuovo Cilento unico e una meta turistica imperdibile sono le opere in ciottoli di Guerino Galzerano. Questo contadino-artista ha trasformato il suo paese in una piccola fiaba, lasciando un’impronta indelebile nella storia del Cilento.
Attualmente la casa di Guerino, la sua prima opera realizzata in paese, è diventata una Casa-Vacanza dotata di ogni comfort ed è chiamata: La Casa dei Ciottoli.
Sono andato a vederla esternamente e qui potete vedere il mio video.
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