L’ Italia, acclamato come il Paese più desiderato al mondo con la sua bellezza senza pari, ricco patrimonio culturale, delizioso cibo e numerose attrazioni, sembra vendere sé stesso con facilità. In vari sondaggi, l’Italia costantemente si posiziona al vertice delle destinazioni più ambite, culminando nel riconoscimento del 2021 da parte del prestigioso magazine di viaggi newyorkese “Travel+Leisure”, che l’ha eletta destinazione dell’anno. Nonostante questi elogi e onori, purtroppo, tali acclamazioni non si riflettono nei dati degli arrivi turistici in Italia.
Da anni, l’Italia si attesta al quinto posto a livello mondiale sia per quanto riguarda gli arrivi che per le presenze turistiche. Addirittura nel 2019, il Regno Unito ha superato questo desideratissimo Paese in termini di fatturato derivante dall’incoming. Ciò genera riflessioni sul passato glorioso degli anni ’50, quando l’Italia occupava la prima posizione per presenze ed arrivi. Le ragioni di questa situazione possono essere ricondotte alla politica, ai governi deboli e poco duraturi, poiché il turismo in Italia è strettamente legato al pubblico e subisce l’incertezza e l’instabilità delle decisioni di governo.
La Spagna, nonostante abbia un PIL inferiore a quello italiano, riesce a generare un fatturato incoming di 30 miliardi di euro in più, secondo dati dell’UNWTO. L’Italia mantiene il suo status di Paese più desiderato, ma paradossalmente risulta essere il meno “acquistato”. Questo è un indicatore oggettivo e rilevante che dovrebbe suscitare in noi, operatori del settore, e in tutti coloro che hanno a cuore il turismo italiano, la consapevolezza della necessità di un cambiamento.
Unire le forze per creare un’offerta turistica competitiva, basata su un equilibrio tra prezzi, servizi e esperienze, è fondamentale. È essenziale riflettere e investire maggiormente nella promozione, andando oltre la partecipazione alle fiere. L’ Italia possiede il potenziale per raggiungere e superare il fatturato turistico incoming della Spagna, generando migliaia di nuovi posti di lavoro e, soprattutto, creando le condizioni affinché i cittadini possano scegliere di rimanere nel proprio Paese: la meravigliosa Italia.