Gli Scauratielli cilentani sono molto più di semplici dolci: sono piccoli tesori che racchiudono l’anima del Natale cilentano. Ogni morso è un viaggio nel tempo, un tuffo in un passato ricco di sapori autentici e gesti tramandati di generazione in generazione. La loro preparazione, un rito che si ripete da secoli, è un’occasione per celebrare la famiglia, la comunità e le radici profonde di questa terra. La semplicità degli ingredienti degli Scauratielli nasconde una sapienza antica. La farina, simbolo di nutrimento e abbondanza, si unisce all’acqua, fonte di vita. Lo zucchero e il sale esaltano i sapori, mentre la sambuca, con le sue note aromatiche, aggiunge un tocco inebriante. Le scorze di limone e mandarino, infine, regalano un profumo intenso e agrumato, tipico del Natale. La forma degli Scauratielli, che ricorda quella di piccole stelle, richiama il cielo stellato della notte di Natale. Si dice che questi dolci, un tempo offerti ai pastori che si recavano a Betlemme, fossero un simbolo di speranza e di luce.
Nonna Angelina, con le sue mani esperte, trasforma pochi semplici ingredienti in un capolavoro di bontà. L’impasto, morbido e profumato, viene lavorato con cura, come un prezioso tesoro. Ogni gesto, ogni parola, ci trasmettono l’amore e la passione che mettono nella preparazione di questi dolci.
Preparare gli Scauratielli significa far rivivere un’antica tradizione, un gesto d’amore verso se stessi e verso chi ci circonda. È un modo per connettersi con le proprie origini e per trasmettere ai più giovani il valore della famiglia, della comunità e del rispetto per la cultura culinaria. Quest’anno, durante le festività, non perdete l’occasione di assaporare questi deliziosi dolci e di farvi trasportare dalla magia del Natale cilentano.
INGREDIENTI
Per preparare gli Scauratielli, ho fatto visita a Nonna Angelina, che ha voluto mostrarmi ogni passaggio, raccontandomi come questa ricetta le sia stata insegnata dalla sua mamma. “Che bei ricordi con mia mamma,” ha detto sorridendo mentre impastava, condividendo con me i gesti che affondano le radici nella sua infanzia.
Gli ingredienti sono semplici e genuini, proprio come vuole la tradizione: mezzo chilo di farina, mezzo chilo d’acqua, un cucchiaino di zucchero, uno di sale, un bicchierino di sambuca, e scorze di limone e mandarino. Pochi elementi, ma essenziali, per realizzare un dolce che racchiude tutto il calore di una volta e risveglia ricordi lontane.
Se siete curiosi di scoprire il procedimento di Nonna Angelina passo per passo, potete cliccare su questo link per vedere il video della preparazione.
In fondo, il vero sapore del Natale non si trova solo nei piatti, ma nei ricordi e nei legami che riusciamo a mantenere vivi. Ogni ricetta tramandata ci ricorda chi siamo e ci dà la forza di continuare a portare avanti le tradizioni che amiamo.