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Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: mare cristallino, montagne verdi, antichi borghi, patrimonio UNESCO, biodiversità mediterranea.
- Musei
- Cibo
- Tradizione
- Patrimonio UNESCO
Grotte di Pertosa
Grotte di Pertosa
Le Grotte di Pertosa-Auletta, a 40 minuti da Salerno, sono l'unico sito speleologico in Europa dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, addentrandosi verso il cuore della montagna.
Il fiume Negro nasce in profondità e offre un affascinante ed inconsueto viaggio in barca, immersi in un silenzio magico, interrotto soltanto dal fragore degli scrosci della cascata sotterranea.
Le Grotte si estendono per circa tremila metri nel massiccio dei Monti Alburni, in un percorso ricco di concrezioni, dove stalattiti e stalagmiti decorano ogni spazio con forme, colori e dimensioni diverse, suscitando stupore ed emozione.
Agropoli
Agropoli
Il nome Agropoli deriva dal greco-bizantino AKROPOLIS che significa "Città posta in alto".
Le prime informazioni che abbiamo risalgono all'età classica. Sulla costa, alla destra della Foce del Testene, vi era un borgo marinaro chiamato Ercula. Il luogo, però, era abitato già dal neolitico. Agropoli, dopo l'invasione longobarda, divenne un importante centro medievale e, successivamente, anche sede vescovile. Secondo una Leggenda, in uno dei suoi viaggi, sarebbe passato da Agropoli, San Francesco d'Assisi.
PUNTI D'INTERESSE: Borgo antico (Porta Seicentesca, Chiesa Madonna di Costantinopoli, Chiesa Madre Ss. Pietro e Paolo, Castello Angioino Aragonese), Porto turistico, Scoglio San Francesco, Baia di Trentova, Lungomare San Marco.
Acciaroli – Pioppi
Acciaroli – Pioppi
FRAZIONI DEL COMUNE DI POLLICA
Il nome Acciaroli deriva dal latino medievale "AZZARULO" che significa arboscello. Mentre il nome di Pioppi deriva dal latino "PLUPPI" che significa pioppi.
Acciaroli è divisa tra turismo e pesca, entrambe essenziali per lo sviluppo economico locale. Il suo punto centrale è il pittoresco porticciolo che mostra le attività marinare tradizionali del Cilento. A circa 7 km a sud di Acciaroli, si trova la marina di Pioppi, un piccolo villaggio di pescatori.
PUNTI D'INTERESSE ACCIAROLI: Porto turistico, Torre costiera, Chiesa Maria Santissima Annunziata.
PUNTI D'INTERESSE PIOPPI: Torre costiera, Chiesa Madonna del Carmine, Palazzo Vinciprova.
Novi Velia
Novi Velia
Il paese fu chiamato semplicemente Novi nel Medioevo Noves o Nobes fino al 1862. In seguito all'unità d'Italia, fu unito al determinativo Velia, perché si pensa che gli abitanti di quest'ultima città romana avessero fondato un nuovo centro abitato proprio dove adesso sorge la Nuova Velia.
Fu sede del feudo normanno detto "di Novi". Nel XIII secolo era feudo della famiglia Della Magna, di chiare origini germaniche: Gisulfo della Magna fu giustiziere della Terra di Lavoro ai tempi di Federico II, nel 1242.
Novi divenne poi capoluogo dello "Stato di Novi", comprendente 13 casali.
PUNTI D'INTERESSE: Torre Normanna, Santuario della Madonna del Monte Sacro di Novi Velia, Chiesa parrocchiale di Santa Maria dei Longobardi, Chiesa dell'Annunziata.
La Certosa di Padula
La Certosa di Padula
La Certosa di San Lorenzo è il più vasto complesso monastico dell’Italia Meridionale nonché uno dei più interessanti in Europa per magnificenza architettonica e copiosità di tesori artistici. I lavori di costruzione iniziarono nel 1306 per volontà di Tommaso Sanseverino, conte di Marsico e signore del Vallo di Diano, e proseguirono, con ampliamenti e ristrutturazioni, fino al XIX secolo.
Dell'impianto più antico restano nella Certosa pochi elementi: tra questi si ricordano lo splendido portone della chiesa datato al 1374 e le volte a crociera della chiesa stessa.
Le trasformazioni più rilevanti risalgono alla metà del Cinquecento, dopo il Concilio di Trento. Del Settecento sono invece gli affreschi e le trasformazioni d’uso di ambienti esistenti.
Agnone
Agnone
FRAZIONE DEL COMUNE DI MONTECORICE
Il nome Agnone deriva dal latino "LANIUM" che significa stagno, palude.
Il centro abitato di Agnone, nonostante il toponimo medievale che ricorda l'antica condizione paludosa dei luoghi, è di origine moderna, infatti non se ne ha notizia prima del Seicento, quando si sa che la locale chiesa dipendeva dalla Badia di Cava. La località si è sviluppata dalla fine del XVII secolo. Contemporaneamente nascerà anche la località di S.Nicola a Mare, in precedenza, piccolo nucleo di case abitate da pescatori sorte sotto la torre di San Nicola.
PUNTI D'INTERESSE: Lungomare, Chiesa del Carmine, spiaggia di San Nicola a Mare.
Vallo della Lucania
Vallo della Lucania
La denominazione Vallo della Lucania ha origini recenti.
Il nome della città fu scelto nell’Ottocento con l’unificazione di più paesi.
L'odierno centro urbano, denominato in origine Vallo di Novi, nacque nel Quattrocento su terreni di proprietà di famiglie nobili di Novi Velia. Vallo raggiunse il suo massimo splendore nel Settecento grazie all’industria della concia del cuoio e della seta.
Nello stesso periodo divenne un importante centro culturale per la presenza di scuole di grammatica, filosofia e teologia, istituite dal clero. La città è sede vescovile e sede del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
PUNTI D'INTERESSE:
Cattedrale di San Pantaleone, Museo Diocesano, Fontana di Piazza Santa Caterina, Badia di Santa Maria.
Morigerati
Morigerati
L’origine del nome del borgo di Morigerati potrebbe derivare dalla parola "MURGIA" che sta a indicare un'altura o una sporgenza.
Poche sono le notizie che abbiamo sull’origine di questo luogo. Una leggenda racconta che il primo nucleo abitativo sia stato fondato dal popolo italico dei Morgeti. In epoca più tarda la località, come gran parte del territorio circostante, fu sotto il controllo dei Romani.
A testimoniare il dominio di Roma vi sono resti che si trovano in prossimità del borgo. L’attuale impianto urbano è di epoca medievale.
PUNTI D'INTERESSE: Centro storico, Oasi WWF Grotte del Bussento, Museo etnografico, Palazzo Baronale.
Felitto
Felitto
Felitto custodisce gelosamente uno dei paesaggi più incantevoli che si possono ammirare in Campania: si tratta dell’area protetta delle “Gole del Calore”. Incastonate in una profonda vallata a picco sul fiume Calore, costituiscono un paesaggio ancora integro nella sua selvaggia bellezza.
In questi 120 ettari di terreno protetto, dal ponte medievale situato a valle di Felitto fino ai confini con il territorio di Magliano, regna un silenzio irreale ove emergono sensazioni ormai dimenticate.
Presso le Gole del Calore di Felitto è possibile svolgere:
escursioni in canoa, visite guidate in pedalò, trekking, torrentismo, passeggiate a cavallo, visite guidate nel centro storico, percorsi enogastronomici.
Rocca Cilento
Rocca Cilento
FRAZIONE DEL COMUNE DI LUSTRA
Il nome Rocca ha origini dal basso medioevo "ROCCA" che significa fortezza sull'alto di un monte.
Rocca è menzionata per la prima volta nel 1110 come sede di un centro abitato. Il toponimo indicava la posizione geografica (rocca=roccia) non una condizione fortificata, che fu assunta solo nel corso del XII secolo.
Infatti Guglielmo I Sanseverino spostò la sede della Baronia del Cilento per insediarla sulla collina di Rocca. Oggi il castello è privato ed è stato completamente restaurato.
PUNTI D'INTERESSE: Borgo medievale, Castello di Rocca Cilento, Chiesa di Santa Maria Della Neve.
Vatolla
Vatolla
FRAZIONE DEL COMUNE DI PERDIFUMO
Il nome Vatolla deriva dal greco “BATOS” che vuol dire “pruno” o in genere “pianta spinosa". Quindi Vatolla significa “luogo infestato dai pruni” o in genere “da piante spinose”. Forse ricorda l’antico “vicus” abbandonato, dove poi crebbero pruni e sterpi.
Si suppone che le origini del borgo risalgano all’epoca greca, però, le prime notizie certe dell'abitato, risalgono al periodo della dominazione Longobarda. Parlare di Vatolla significa parlare di Giambattista Vico che vi soggiornò dal 1686 al 1695 nel Castello de Vargas come precettore dei figli del marchese Rocca. Grazie al suo soggiorno, Vico fu ispirato per la stesura della sua grande opera "Scienza Nuova".
PUNTI D'INTERESSE: Centro storico, Palazzo de Vargas, Convento di S.Maria della Pietà, Chiesa di S. Maria delle Grazie.
Trentinara
Trentinara
Il nome Trentinara potrebbe derivare dalla paga che veniva data ai soldati romani di "3 denari" per sorvegliare l’acquedotto situato sul Monte Vesole.
Nel 76 d.C. si suppone che, nei pressi di Trentinara, avrebbe perso la vita il grande condottiero Trace Spartaco. Il paese viene per la prima volta citato in un documento del 1092. Come altri piccoli borghi del Cilento interno, nei secoli, ha avuto numerosi proprietari. Trentinara è un comune molto noto nel territorio del Parco Nazionale perché definita la “Terrazza del Cilento” grazie al panorama mozzafiato che si può godere dalla piazzetta degli Innamorati.
PUNTI D'INTERESSE: Borgo antico, Vie dell'Amore, Terrazza del Cilento, Cilento in Volo.
Capelli di Venere
Capelli di Venere
OASI DEL COMUNE DI CASALETTO SPARTANO
Si chiama Capelli di Venere perché nell’oasi in cui si trova è presente la pianta Capelvenere, un tipo di felce che cresce maggiormente in quella zona.
Visitare le cascate dei Capelli di Venere vuol dire entrare in una fiaba. Nascono dalle acque del fiume Bussentino e si trovano all’interno di un’oasi naturale protetta, a pochi km di distanza da Morigerati.
I Capelli di Venere sono le cascate più famose del Cilento, uno spettacolo della natura. L’ingresso all’Oasi Capello, dove si trovano le cascate, è a pagamento: per entrare è necessario munirsi di biglietto al costo di 3 euro, acquistabile nell’info point all’ingresso dell’area.
Castellabate
Castellabate
Il nome Castellabate deriva dal composto perspicuo latino medievale "CASTELLUM", fortezza e "ABAS", abate. In riferimento all'Abate di Cava Costabile Gentilcore (patrono della città).
Il centro abitato di Castellabate venne costruito attorno alla fortezza che nel 1123 fu edificata da San Costabile Gentilcore. Tutta la storia del comune cilentano è stata condizionata dall'influenza degli Abati di Cava.
Castellabate ha avuto un importante sviluppo turistico grazie anche alle sue frazioni costiere: Santa Maria, San Marco, Ogliastro Marina e Zona Lago.
PUNTI D'INTERESSE: Borgo antico, Belvedere, Castello dell'Abate, Basilica di Santa Maria Assunta, Santuario Santa Maria a Mare, Villa Matarazzo, Area Marina protetta e Punta Licosa.
Camerota
Camerota
Il nome Camerota deriva dal greco KAMAROTOS o dal latino CAMURUS, in entrambi i casi si riferisce alle numerose grotte calcaree.
Camerota è stata fondata dai greci nei secoli VIII o VII a.c..L'attuale borgo si è sviluppato intorno ad un castello fortificato durante la guerra gotico-bizantina (VI secolo).
La frazione Marina di Camerota è nata molti secoli dopo il capoluogo come villaggio di pescatori.
PUNTI D'INTERESSE: Borgo medievale, Castello, Torre normanna, Cappella di piedigrotta, Museo virtuale di paleolitico, Sentiero degli Infreschi, Porto turistico.
Roscigno Vecchia
Roscigno Vecchia
Roscigno sorge sulle pendici del Monte Pruno, detto anche "Balcone degli Alburni" , Si pensa che il suo nome derivi da "russignuolo", termine dialettale che significa usignolo o dal latino Ruscidus: acqua stillante.
Il primo centro abitato sorse attorno ad un convento benedettino, ed è considerato il più antico villaggio enotrio-lucano, databile tra il VII e III secolo a.C. Roscigno Vecchia è uno dei borghi più affascinanti del Cilento, da tutti conosciuto come il borgo fantasma poiché non più abitabile. A decretare l’abbandono del borgo, due ordinanze del Genio Civile all’inizio del secolo scorso, precisamente nel 1907 e nel 1908. La motivazione a spingere il Genio Civile allo sgombero del paese, sono state le continue frane che interessavano e interessano ancora oggi la zona.
Casal Velino
Casal Velino
Il nome Casal Velino deriva dal latino medievale "CASALICOLUS" che significa gruppo di casa agricole.
Le origini di Casal Velino sono di epoca normanna. Ricadeva sotto la baronia del Cilento e gli Abati di Cava tenevano il villaggio in qualità di feudatari. Il centro fu distrutto durante la guerra del Vespro per poi essere ricostruito nel 1300. Oltre ad essere una nota località balneare, Casal Velino è anche conosciuta dal mondo del turismo religioso, grazie al transito delle spoglie dell'Evangelista San Matteo. Il passaggio è testimoniato dalla presenza della Cappella omonima, poco distante dal centro abitato di Casal Velino marina.
PUNTI D'INTERESSE: Centri storici (Casal Velino Capoluogo e Acquavella), Torre costiera, Cappella di S. Matteo, Porto.
Capaccio Paestum
Capaccio Paestum
Il nome Capaccio originariamente "CAPUT AQUIS" prende origine dal latino Caput Aquae (origine dell'acqua). Nel 2014, un referendum consultivo, cambia il nome da Città di Capaccio a Città di Capaccio Paestum, toponimo che rimanda al noto sito archeologico con i suoi straordinari templi dorici.
Le prime notizie che si hanno sulla moderna Capaccio risalgono a un documento del 1051. Durante il XVIII secolo si ingrandisce con la costruzione di nuove strutture: fontana dei tre delfini, palazzi nobiliari, piazze e il convento francescano.
PUNTI D'INTERESSE: Parco archeologico, Basilica Paleocristiana, Santuario della Madonna del Granato, Santuario del Getsemani, Museo dei Lambretta, Parco dei Dinosauri, Lungomare, Torre di Paestum, Convento francescano.
Grotte di Castelcivita
Grotte di Castelcivita
Le Grotte di Castelcivita costituiscono, con un totale di circa 4800 m di lunghezza, uno dei complessi speleologici più estesi dell’Italia meridionale. Il sistema di cavità sotterranee, si apre a 94 m di altitudine, tra le rive del fiume Calore ed il versante sud-occidentale dei monti Alburni, mostrando da subito un suggestivo scenario di gallerie, ampi spazi e strettoie scavati dall’azione millenaria dell’erosione carsica.
Le Grotte di Castelcivita si sviluppano lungo un unico ramo principale da cui, in più punti, si disserrano brevi diramazioni secondarie. Il sistema ipogeo si presenta suddiviso in tre percorsi.
Pisciotta
Pisciotta
Il nome Pisciotta deriva da Pixote, ovvero piccola Pixus, antica città posta nei pressi del fiume Bussento, dai Latini chiamata Buxetum.
Pisciotta è un borgo del basso Cilento che si distingue per la sua eccezionale conservazione e il suo fascino. La chiesa madre dedicata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo, risalente a tempi antichissimi, è menzionata in documenti del Trecento. Le due torri costiere, costruite nel Cinquecento, erano destinate a difendere il territorio dagli attacchi dei turchi. Pisciotta è anche conosciuta per la pesca delle alici di menaica (presidio Slow Food).
PUNTI D'INTERESSE: Centro storico, Palazzo Marchesale, Piazzetta del Cannone, Chiesa Madre San Pietro e Paolo, Marina di Pisciotta, Caprioli.
Sapri
Sapri
Il nome Sapri potrebbe derivare dall’aggettivo greco "SAPROS" che significa putrido, marcio.
In epoca romana la baia di Sapri veniva utilizzata come porto commerciale e veniva frequentata dall’aristocrazia patrizia. Cicerone era un assiduo frequentatore del posto e definì la località “piccola gemma del mare del sud”. La fama di Sapri è dovuta alla fallita spedizione di Carlo Pisacane avvenuta nel 1857 in cui persero la vita tutti i suoi partecipanti.
Questo drammatico avvenimento è raccontato da Luigi Mercantini nel noto componimento “La spigolatrice di Sapri".
PUNTI D'INTERESSE: Lungomare, Porto turistico, Statua della Spigolatrice, Specola e obelisco Carlo Pisacane, Chiesa Immacolata concezione.
Teggiano
Teggiano
Il nome Teggiano deriva, secondo alcuni storici, dal nome latino di persona "TEGIUS". Secondo altre fonti la denominazione deriverebbe dall'antica "Tegianum", a sua volta collegata all’antica città di Teggiano.
Il borgo è uno dei centri storici meglio conservati della Provincia di Salerno. Visitando l’antico abitato si comprende subito l’importanza che rivestiva nel Medioevo. Teggiano, infatti, ha avuto un ruolo fondamentale nella storia del Vallo di Diano. L’imponente Castello, voluto dalla famiglia Sanseverino come fortezza difensiva, certifica la grandezza e l’importanza della città.
PUNTI D'INTERESSE: Borgo antico, Castello Macchiaroli, Cattedrale di Santa Maria Maggiore, Museo Diocesano - Chiesa di S. Pietro.
Scario
Scario
FRAZIONE DEL COMUNE DI SAN GIOVANNI A PIRO
Il nome Scario si suppone derivi dal greco "SKARIOS" che significa piccolo cantiere navale.
Nel 450 a.C. l’abitato fu distrutto dai vandali di Genserico e, nel 915 d.C., fu saccheggiato dai saraceni provenienti dal nord Africa. Nella metà del XVI secolo subì le terribili incursioni dell'armata navale ottomana e dei pirati turchi che rasero al suolo l’intero paese, uccidendo tutti gli abitanti. Il borgo ricominciò a prendere vita dalla metà del XVII secolo grazie alla maestria dei suoi calafati, esperti nella costruzione e riparazione di barche da pesca, aiutati da alcune famiglie gentilizie del vicino paese di San Giovanni a Piro.
PUNTI D'INTERESSE: Lungomare, Spiaggia del Marcellino, Spiaggia dei Gabbiani, Parrocchia Immacolata.
Ascea
Ascea
Il nome Ascea deriva dal greco ASKIA che significa "Senza Ombra".
Ascea nacque intorno all'anno 1000 a causa dello spostamento degli abitanti dall'insediamento medievale di Velia antica, dovuto al diffondersi della malaria per le paludi del piano dell'Alento. Ascea capoluogo, infatti, nasce grazie agli abitanti di Velia, l’antica Elea, che, nel XIII secolo Dopo Cristo fondarono, sulle colline, un piccolo borgo. Nel secolo scorso si è sviluppata sul mare l'attuale Ascea Marina.
PUNTI D'INTERESSE: Parco Archeologico, Scogliera Punta del Telegrafo (sentiero degli innamorati), Chiesa di San Nicola di Bari, Palazzo Ricci-De Dominicis, Lungomare di Marina di Ascea.
Palinuro
Palinuro
FRAZIONE DEL COMUNE DI CENTOLA
Il nome Palinuro deriva dal greco "PALINOUROS" CHE SIGNIFICA "vento contrario". Il nome, secondo una leggenda, è collegato anche ad un personaggio dell'Eneide, il mitico Palinuro, nocchiero della flotta di Enea.
Le origini di questo luogo risalgono all'epoca della dominazione greca della costa campana. Si sa con certezza che Palinuro fu proprietà del Principe di Centola e Marchese di Pisciotta Pappacoda fino al XVIII secolo, quando passò poi ai Rinaldi.
PUNTI D'INTERESSE: Porto turistico, Spiaggia del BuonDormire, Arco Naturale, Grotta Azzurra, Scoglio del Coniglio, Antiquarium di Palinuro.
Piano Vetrale
Piano Vetrale
FRAZIONE DEL COMUNE DI ORRIA
Il nome Piano Vetrale deriva da Planus (riferito all'altopiano in cui si trova) e Veteres (riferito ai suoi fondatori, alcuni veterani dell'esercito romano di Gioi).
E' il paese dei murales. Un tipico borgo dell’entroterra cilentano caratterizzato da vicoli connessi tra loro da lunghi archi. Molti anni fa il paese è diventato noto anche per i colorati e pittoreschi murales che adornano tutte le facciate delle abitazioni private e raffigurano momenti di vita contadina, scene mitologiche e vere e proprie storie narrate per immagini. A Piano Vetrale è situata la casa natale del famoso artista Barocco Paolo de Matteis.
PUNTI D'INTERESSE: Centro storico, Murales all'interno del borgo, Chiesa di Santa Sofia e il suo campanile.